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Uno spettacolo che si è protratto per tutta la settimana quello che si è concluso Domenica 3 Luglio 2016 a Cava de’ Tirreni, con la proclamazione dei vincitori del Trofeo Città Fedelissima e della Pergamena Bianca. Il Trofeo Città Fedelissima, manifestazione che vede esibirsi i 7 casali di pistonieri associati alla A.T.S.C. in spettacoli musico-coreografici, ha avuto luogo in tre serate dal 27 al 29 Giugno 2016 nella storica Piazza San Francesco. E proprio la Piazza che ci ha visti vincitori della scorsa edizione (2014), gremita oltre ogni previsione, ha assistito nella serata finale alla nostra esibizione vincitrice come ultimo gruppo in gara.

Il calendario cavese segna la prima domenica di luglio come il giorno più atteso dell’anno, che vede i cittadini prepararsi tempo prima alle forti emozioni della gara di sparo tanto desiderata. Mesi di allenamento predispongono i partecipanti alla fittizia battaglia, in cui ognuno di loro deve dare il meglio di sé per dimostrare la competenza tecnica e la precisione nell’uso dell’antico archibugio, evitando ogni tipo di distrazione e, quindi, di penalità.

L’utilizzo di quest’arma da fuoco è da secoli simbolo di forza, ma, soprattutto, di fierezza, nel ricordo di un nobile passato, che diventa motivo di orgoglio per il popolo cavese, che ogni anno scende in campo con vanto ed eleganza per difendere i propri colori, così come, un tempo, gli antenati difesero la corona aragonese dall’attacco straniero. L’Università de la Cava si dipinge, memore dell’ardua impresa, dei colori dei distretti e dei casali, che ogni anno si riuniscono allo Stadio Comunale “Simonetta Lamberti” per disputare il vincitore della “Pergamena in Bianco”, documento conservato intatto fin dalla consegna da parte del Re Ferrante D’Aragona nel settembre del 1460.

I Pistonieri Santa Maria del Rovo, onorati di poter dare il loro contributo alla valorizzazione della storia della città, giungono in Campo soltanto dopo essersi riuniti sotto il nome della Madonna del Rovo, rinnovando l’annuale benedizione e facendo rinascere i propositi di una gloriosa, ma anche serena competizione, col supporto di chi da quarant’anni partecipa emotivamente alle manifestazioni, restando sempre più affascinato dalla validità proprio casale. Poi, ancora un ultimo, ma non meno importante saluto rivolto a coloro che hanno riposto tutte le loro migliori speranze in tale gruppo, continuando a vegliare su di esso dall’alto e proteggendo gli animi più deboli, che si apprestano ad una sfida che mette alla prova la resistenza alla forte tensione, generata dal susseguirsi incessante di intense emozioni.

Sventolando il bianco e il verde con fierezza, i Pistonieri si congiungono con gli altri gruppi in gara formando un tutt’uno, segno della collaborazione e sportività con le quali mira a realizzarsi la sfida sotto il cielo di Cava, che in silenzio si prepara al tramonto. Un silenzio squarciato dai suoni delle chiarine e dei tamburi, che accompagnano il passo di uomini e donne, che con astuzia e fermezza si dispongono sulla linea di sparo. I 36 combattenti sono ricoperti dall’appoggio dei sostenitori, che danno loro il coraggio di mostrare le proprie abilità a sangue freddo. I pochi secondi che occupano il caricamento, indicato dal grido del comandante, che segnala l’inizio e la fine delle modalità di sparo, fa rimanere il pubblico senza fiato, attento ad ogni singolo movimento, fremendo nell’attesa di un’ottima esecuzione della batteria del casale. In questo modo la trepidazione si trasforma in una scarica di adrenalina, che percorre tutto il corpo e che, a sua volta, ricarica del tutto l’animo degli speranzosi.

Al fine di rafforzare l’unione dei diversi distretti, gli archibugieri, in conclusione della loro prestazione, sparano a salve dei colpi, insieme, formando, quasi, un unico gruppo unito per il bene di Cava. Grazie anche all’intrattenimento degli enti di sbandieratori e cavalieri, la Disfida dei Trombonieri ha grande risonanza anche al di fuori delle mura cittadine ottenendo importanti successi. Il successo più grande è immancabilmente del casale vincitore della disfida a cui è affidato per un anno, insieme alla “Pergamena in bianco”, il gonfalone dell’Associazione Trombonieri Sbandieratori e Cavalieri (ATSC) in rappresentanza dei gruppi folkloristici di Cava de’ Tirreni.

 

 

L’appagamento dei sacrifici di un intero anno si ha, però, percependo l’entusiasmo di coloro che accolgono all’uscita dal campo la propria squadra e fieri di questa, la seguono senza esitazione e senza paura di mostrare la passione, che li unisce ad essa. La giornata bianco verde, dunque, si chiude con l’ultimo ringraziamento alla Madonna che per molti ha permesso la realizzazione di un sogno, che si spera non avrà mai fine.

 

Articolo di Marika Ferrara