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Abbazia Benedettina della S.S. Trinità – Badia di Cava de’ Tirreni

L’ abbazia Benedettina della Santissima Trinità sorge in un’ incantevole scenario di singolari credenze mistiche, incentrate sul precetto di San Benedetto “Ora et Labora”.

Un rapporto di inestimabile gratitudine da parte dei Cavesi verso la Badia, sia in ambito culturale nonché artistico, sia per essere stata guida spirituale ed amministrativa per una località, quale Cava de’Tirreni, collocata in posizione mai marginale nella storia del mezzogiorno d’ Italia.

Il cenobio origina nel 966 , allorquando un monaco di nome Ermerico, col consenso del principe Gisulfo I, fece costruire una cella ai piedi del monte Finestra. Di qui ilo primo impulso alla costruzione dell’ormai più che millenaria Badia di Cava.

Di seguito il poi Santo Alferio Pappacarbone, nato da nobilissima famiglia longobarda in quel di Salerno, a conclusione dei suoi innumerevoli viaggi di ambasceria, si ammalò e preso da emotività religiosa entrò nel monastero di Cluny, diventando monaco di predetto ordine.

Richiamato a Salerno e nominato sovraintendente dei monasteri benedettini, si ritirò a vita contemplativa con alcuni monaci nella grotta Arsicia sulla quale fu dato inizio nel 1012 il pio monastero. Nel 1025 fu donata dal principe Guaimaro III la proprietà della grotta e di tutto il territorio circostante all’abate.

Col passare dei secoli il complesso assume sempre più concessioni da parte di nobili di alto rango, facendo sì che attraverso il feudo di Albori i monaci divenissero anche navigatori con un proprio naviglio. In poco tempo tutta la valle, Marina, Cetara ed altri feudi furono sotto il controllo dell’abate trasferendo il governo del territorio nei pressi del monastero nei pressi del “Corpus Cavae“.

In breve tempo il Corpo di Cava progredì a tal punto  da essere  innalzato il 7 agosto 1394 con la bolla di Papa Bonifacio IX al rango di Città.

I benedettini, in sintonia con le loro identità religiose, erano pacifisti quando sorgevano contese di dominio e di potenza nel reame, osservano una potente equidistanza.

All’egemonia degli abati sui territori della Valle mise fine nel 1513, il Papa con la bolla “Sincerae Devotionis” con la quale eresse la nuova diocesi e la mise sotto le dirette dipendenze della Santa sede stabilendovi per cattedrale la chiesa di Santa Maria delle Terre del Corpo di Cava (prima della costruzione della cattedrale in Capite Burgi).

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